La Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, alla sua ottava edizione, ha un sapore particolare dopo quest’ultimo anno in cui questi due mondi, questi due spazi, Teatro e Carcere, hanno subito chiusure e isolamenti che hanno messo a dura prova tutte e tutti. Ma è stato anche un anno di nuova sperimentazione, di raccolta di energie, idee, sogni da mettere su carta in vista del tempo in cui torneremo a fare teatro con ancora più grinta e decisione, il tempo in cui torneremo nelle carceri per dare voce a chi è dentro.
“Siamo Re Esistenti. E anche se siamo rimasti fuori dai teatri, dai musei e noi anche dal fare teatro in carcere, non abbiamo smesso di sognare. Anzi, molti nostri sogni si sono avverati durante questa pandemia.” Donatella Massimilla
Una settimana fa inauguravamo con tantissime amiche e amici lo Spazio Alda Merini, che sarà il punto di partenza di una nuova rinascita della nostra azione culturale e sociale. Uno spazio che ha fondamenta forti e radici intrise di storia. Pareti dipinte con parole di poesie a noi care e dove fermarsi e respirare, finalmente. Toccando aneddoti e ricordi di un tempo passato, che è oggi e sarà domani. Una casa per tutte e tutti.
“Sogni come una nuova casa da abitare, quella preziosa di Alda Merini; un’attrice detenuta che esce tutti i giorni dal carcere per lavorare con noi in questo luogo magico; la possibilità di condividere questi nostri sogni teatrali in laboratori a distanza con persone di tutte le età, perché il teatro, come dice Elen Mirren, vivrà finché ci saremo. E noi ci siamo, hic et nunc.” Donatella Massimilla
Qui vi lasciamo la bellissima chiacchierata che abbiamo avuto con Caterina Della Torre, di Dol’s Magazine.
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L’VIII Giornata Nazionale del Teatro in Carcere coincide in Italia con la Giornata Mondiale del Teatro 2021, istituita dall’International Theatre Institute, il più grande network mondiale per le arti performative, e da esperti dell’UNESCO e celebrata per la prima volta il 27 marzo 1962. In quest’occasione viene richiesto ad una personalità del teatro, della musica e della cultura in genere di scrivere un messaggio.
E in questa edizione è stata la volta dell’attrice britannica Helen Mirren.
Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze.
Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia.
La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet.
Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo.
L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo.
Non vedo l’ora!
Helen Mirren, attrice di teatro, cinema e televisione