Il CETEC, Centro Europeo Teatro e Carcere, è una realtà con due anime complementari: l’atto performativo e la concretezza della dimensione sociale. Un teatro vivo, in tutto e per tutto rivolto alla persona.
“l’arte come luogo di cambiamento” citando Bertold Brecht, e la diffusione di pratiche ed esperienze artistiche di confine, spesso fuori dai teatri, nei luoghi del disagio
L’attività reale e profonda della compagnia sul territorio ha portato alla creazione di un vero e proprio network nazionale ed europeo tramite l’organizzazione di festival, meeting, workshop e laboratori che puntano al coinvolgimento nei progetti artistici di giovani, cittadini e soggetti svantaggiati.
Ecco quindi la doppia anima del CETEC: una compagnia teatrale che è anche una comunità di artisti e persone unite dalla passione per un Teatro della Vita, dove si intrecciano storie e vissuti reinventati con coraggio.
Due identitĂ fortemente connesse in virtĂą del fine primario: la realizzazione di una ricerca artistica, pedagogica e formativa che si ispira e si intreccia profondamente alle situazioni di disagio, marginalitĂ e diversitĂ .Â
Il CETEC riceve supporto da diversi enti pubblici e privati e autofinanzia orgogliosamente alcune delle proprie produzioni artistiche con Street Theatre e Street Food preparato da attrici e cuoche ex detenute. (reading, aperitivi, cene, merende biologiche…)
Nel cuore del CETEC coesistono tanti ma precisi valori quali cultura, creazione, comunitĂ , lavoro, oltre che carcere. Sono parole chiave, obiettivi essenziali per definire chi oggi opera con passione nei luoghi altri e nelle periferie del mondo. Attrici detenute ed ex-detenute, giovani artisti e studenti sono i primi protagonisti di questa nuova realtĂ che ha oltre trent’anni di storia.
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30 anni di attivitĂ dentro e fuori. Il palcoscenico come uno spazio libero dove creare e re-esistere.
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