«Il teatro ti dà fame, non la fama» diceva Grotowsky alla sua giovane allieva Donatella. L’aspirazione di creare un teatro povero ma indipendente è diventato così cruciale per la regista Donatella Massimilla. Ne sono nati spettacoli che attraverso lunghi periodi di studio e laboratorio, convegni europei, festival nazionali e azioni ispirate a una autentica visione EDGE, valorizzando realtà artistiche spesso invisibili o non conosciute.
Per il CETEC perseguire l’inclusione di soggetti svantaggiati è divenuta così una missione più che una mission, un percorso pluridecennale Oltre le difficoltà e le Barriere di ogni genere.
Utopia e concretezza caratterizzano i sogni del CETEC che in gran parte si sono poi realizzati nel nord Italia, spandendo però semi e nuovi frutti in altre regioni sia in Italia che all’ estero.
Casa del Cetec è lo Spazio Alda Merini, iconica Casa Museo della Poetessa dei Navigli, dopo aver vinto un bando del Comune di Milano con l’Ats Piccola Ape Furibonda.
Lo Spazio è anche sede itinerante della fondazione Barba Varley, con cui collabora, insieme anche alla Fondazione Fo Rame, su progetti artistici e di inclusione sociale a livello nazionale ed internazionale.
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30 anni di attività dentro e fuori. Il palcoscenico come uno spazio libero dove creare e re-esistere.
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